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Economia Reale, l’ XI rapporto sull’economia italiana

Economia Reale, l’ XI rapporto sull’economia italiana

Ieri ho partecipato a “Economia Reale”, l’ XI rapporto sull’economia italiana del Professor Mario Baldassarri. Un analisi autorevole, seria e documentata su quanto è successo negli ultimi anni in Italia ed in Europa. Un documento che rigorosamente dimostra come, senza la politica monetaria espansiva della BCE di Mario Draghi, la crescita del nostro paese non sarebbe ad +1,8 ma a -0,3. E tutti sappiamo che il prossimo anno il “bazooka” di Draghi ridurrà la sua potenza di fuoco fino a cessare completamente il QE.
Ciò che ci lasciano in eredità i tre governi PD che si sono avvicendati in questa legislatura, sono conti pubblici fortemente ipotecati.
Non è vero che non sono aumentate le tasse, anzi, gli incrementi ci sono stati in maniera palese ma soprattutto occulta, ed hanno colpito le categorie più produttive ed il loro risparmio.
Dalla tassa sul risparmio salita dal 12,5 al 26 per cento, alla tassa sui rendimenti delle polizze vita pure al 26%, alla tassa sui Fondi pensione dal 11,5 al 20%, alla tassa sulla rivalutazione del TFR dall’11 al 17%, all’imposta di bollo dallo 0,10 allo 0,20%. Questo, per non citare che alcuni dei salassi che abbiamo subito tutti noi contribuenti.
La legge di bilancio è evidentemente una norma di galleggiamento che il Governo sta cucinando per non pregiudicare le sue sorti elettorali, con cui si attribuiscono altri inutili bonus a tempo, e che sterilizza solamente le clausole di salvaguardia per il 2018, lasciandoci un’altra eredità drammatica per gli anni 2019/2020, per un valore di 12 miliardi nel 2019 e di circa 20 nel 2020 da sterilizzare. Che regali di Natale per chi verrà dopo di loro! Ma noi accettiamo la sfida.
Noi crediamo nella necessità di uno shock fiscale che garantisca al contribuente trasparenza ed aliquote eque. Crediamo nella Flat Tax, tassazione costituzionalmente congruente in quanto a struttura progressiva, con un’aliquota fiscale unica che consente di fare pagare sì meno tasse ma proprio a tutti. In maniera equamente differenziata a seconda del reddito e della base imponibile.
I tempi ora sono maturi, i cittadini vogliono risposte chiare e precise che noi sapremo dare con le nostre chiare ed efficaci ricette di governo su lavoro, occupazione, crescita, sicurezza e soprattutto contrasto alle povertà, per fare ripartire con effetti strutturali l’economia italiana.