22 Gennaio 2018
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Un programma per l’Italia, per la crescita, per la sicurezza, le famiglie e la piena occupazione
Ecco i nostri dieci punti:
1) MENO TASSE
- Riforma del sistema tributario con l’introduzione di un’unica aliquota
fiscale (Flat tax) per famiglie e imprese con previsione di no tax area e
deduzioni a esenzione totale dei redditi bassi e a garanzia della progressività
dell’imposta con piena copertura da realizzarsi attraverso il taglio degli
sconti fiscali - No all’imposta sulle donazioni, no all’imposta di successione, no alla tassa
sulla prima casa, no al bollo sulla prima auto, no alle tasse sui risparmi - Pace fiscale per tutti i piccoli contribuenti che si trovano in condizioni di
difficoltà economica - Abolizione dell’inversione dell’onere della prova fiscale e riforma del
contenzioso tributario - Chiusura di tutto il contenzioso e delle pendenze tributarie con contestuale
riforma del sistema sanzionatorio tributario - Introduzione del principio del divieto di tassazione in assenza di reddito
(Irap, IMU, bollo auto, donazioni e successioni) - Pagamento immediato di tutti i debiti della Pubblica amministrazione nei
confronti di cittadini e imprese anche con lo strumento innovativo dei Titoli
di Stato di piccolo taglio - Con le risorse liberate dalla Flat tax, stimolo agli investimenti pubblici e
privati - Facilitazione dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese
- Modifica dello split payment rendendo neutra l’applicazione dell’IVA su
tutta la filiera di produzione - Profonda revisione del Codice degli appalti per rilanciare gli investimenti e
l’occupazione
2) MENO STATO INVADENTE, PIÙ STATO EFFICIENTE, PIÙ SOCIETÀ
- Riorganizzazione della macchina dello Stato secondo il principio della
pari dignità fra la Pubblica amministrazione e il cittadino - Taglio visibile agli sprechi mediante l’effettiva introduzione del
principio dei fabbisogni e dei costi standard - Autocertificazione preventiva delle iniziative in ambito privato, ora
sottoposte ad autorizzazione con verifica ispettiva al termine delle
opere - Chiusura effettiva di Equitalia con libertà per gli Enti locali di decidere
i metodi di riscossione - Abolizione del limite all’uso del contante
- Piano per il Sud: sviluppo infrastrutturale e industriale del
Mezzogiorno, uso più efficiente dei fondi europei con l’obiettivo di
azzerare il gap infrastrutturale e di crescita con il resto del Paese - Piano straordinario per le zone terremotate
3) MENO VINCOLI DALL’EUROPA
- No alle politiche di austerità
- No alle regolamentazioni eccessive che ostacolano lo sviluppo
- Revisione dei trattati europei
- Più politica, meno burocrazia in Europa
- Riduzione del surplus dei versamenti annuali italiani al bilancio UE
- Prevalenza della nostra Costituzione sul diritto comunitario, sul
modello tedesco (recupero di sovranità) - Tutela in ogni sede degli interessi italiani a partire dalla sicurezza
del risparmio e della tutela del Made in Italy, con particolare
riguardo alle tipicità delle produzioni agricole e
dell’agroalimentare
4) PIÙ AIUTO A CHI HA BISOGNO
- Azzeramento della povertà assoluta con un grande Piano di
sostegno ai cittadini italiani in condizione di estrema indigenza,
allo scopo di ridare loro dignità economica - Aumento delle pensioni minime e pensioni alle mamme
- Estensione delle prestazioni sanitarie
- Raddoppio dell’assegno minimo per le pensioni di invalidità e
sostegno alla disabilità - Incentivi all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro
- Azzeramento della legge Fornero e nuova riforma previdenziale
economicamente e socialmente sostenibile - Codice delle norme a tutela dei diritti degli animali domestici e di
affezione - Piano straordinario di riqualificazione delle periferie, restauro delle
coste e dei siti di interesse monumentale anche attraverso la
“sostituzione edilizia”
5) PIÙ SICUREZZA PER TUTTI
- Lotta al terrorismo
- Ripresa del controllo dei confini
- Blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e stipula di trattati e
accordi con i Paesi di origine dei migranti economici - Piano Marshall per l’Africa
- Rimpatrio di tutti i clandestini
- Abolizione dell’anomalia solo italiana della concessione indiscriminata
della sedicente protezione umanitaria mantenendo soltanto gli status di
rifugiato e di eventuale protezione sussidiaria - Introduzione del principio che la difesa è sempre legittima
- Adeguamento ai parametri medi occidentali degli stanziamenti per la
Difesa - Carabinieri e poliziotti di quartiere e estensione dell’esperimento
“strade sicure” con impiego delle Forze Armate per la sicurezza delle
città - Tutela della dignità delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate con
stipendi dignitosi, dotazioni adeguate di personale, mezzi e tecnologie
adeguati al contrasto del crimine e del terrorismo - Inasprimento delle pene per violenza contro un pubblico ufficiale
- Revisione della legge sulla tortura
6) PIÙ GARANZIE PER CIASCUNO
- Riforma della giustizia per assicurare il diritto a un giusto processo
- Separazione delle carriere della magistratura inquirente e
giudicante - Nuova disciplina delle intercettazioni, della custodia preventiva,
del diritto alla difesa - Tempi dei processi nella media UE, piano straordinario di
smaltimento delle cause arretrate, risarcimento agli innocenti, non
appellabilità delle sentenze di assoluzione - Potenziamento del ricorso a misure alternative al processo penale,
sulla base delle esperienze positive della messa alla prova, in
assenza di pericolosità sociale, anche in relazione alla finalità
rieducativa della pena - No a sconti di pena per reati di particolare violenza e efferatezza
- Accordi bilaterali per detenzione nei Paesi d’origine e nuovo Piano
carcere
7) PIÙ SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA
- La famiglia come primo e fondamentale nucleo della società
- Piano straordinario per la natalità con asili nido gratuiti e
consistenti assegni familiari più che proporzionali al numero dei
figli - Quoziente familiare
- Tutela del lavoro delle giovani madri
- Difesa delle pari opportunità e tutela delle donne con
riconoscimento pensionistico a favore delle madri - Obiettivo di piena occupazione per i giovani attraverso stage,
lavoro e formazione
8) PIÙ QUALITÀ NELLA SCUOLA, NELL’UNIVERSITÀ E NELLA SANITÀ PUBBLICA
- Più libertà di scelta per le famiglie nell’offerta educativa e sanitaria
- Incentivazione della competizione pubblico-privato a parità di
standard - Abolizione di anomalie e storture della legge impropriamente detta
“Buona scuola” - Piano di edilizia scolastica
- Centralità del rapporto docente-studente nel processo formativo
- Centralità del rapporto medico-paziente nel circuito dell’assistenza
sanitaria - Sostegno all’aggiornamento e meritocrazia
- Azzeramento progressivo del precariato
- Rilancio dell’Università italiana per farla tornare piattaforma
primaria della formazione - Sostegno ed aiuto all’associazionismo sportivo quale strumento di
crescita sociale
9) PIÙ AUTONOMIE TERRITORIALI
- Elezione diretta del Presidente della Repubblica
- Riduzione del numero di parlamentari
- Introduzione del vincolo di mandato
- Rafforzamento delle autonomie locali
- Modello di federalismo responsabile che armonizzi la maggiore
autonomia prevista dal titolo V della Costituzione e già richiesta da
alcune regioni in attuazione dell’articolo 116, portando a
conclusione le trattative attualmente aperte tra Stato e Regioni - Piano straordinario per l’adeguamento di Roma capitale agli
standard delle principali capitali europee - Una politica più responsabile e rispettosa del mandato degli elettori
10) PIÙ AUTONOMIE TERRITORIALI, MIGLIORE GOVERNO CENTRALE
- Elezione diretta del Presidente della Repubblica
- Riduzione del numero di parlamentari
- Introduzione del vincolo di mandato
- Rafforzamento delle autonomie locali
- Modello di federalismo responsabile che armonizzi la maggiore
autonomia prevista dal titolo V della Costituzione e già richiesta da
alcune regioni in attuazione dell’articolo 116, portando a
conclusione le trattative attualmente aperte tra Stato e Regioni - Piano straordinario per l’adeguamento di Roma capitale agli
standard delle principali capitali europee - Una politica più responsabile e rispettosa del mandato degli elettori