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Un programma per l’Italia, per la crescita, per la sicurezza, le famiglie e la piena occupazione

Un programma per l’Italia, per la crescita, per la sicurezza, le famiglie e la piena occupazione

Ecco i nostri dieci punti:

1) MENO TASSE

  • Riforma del sistema tributario con l’introduzione di un’unica aliquota
    fiscale (Flat tax) per famiglie e imprese con previsione di no tax area e
    deduzioni a esenzione totale dei redditi bassi e a garanzia della progressività
    dell’imposta con piena copertura da realizzarsi attraverso il taglio degli
    sconti fiscali
  • No all’imposta sulle donazioni, no all’imposta di successione, no alla tassa
    sulla prima casa, no al bollo sulla prima auto, no alle tasse sui risparmi
  • Pace fiscale per tutti i piccoli contribuenti che si trovano in condizioni di
    difficoltà economica
  • Abolizione dell’inversione dell’onere della prova fiscale e riforma del
    contenzioso tributario
  • Chiusura di tutto il contenzioso e delle pendenze tributarie con contestuale
    riforma del sistema sanzionatorio tributario
  • Introduzione del principio del divieto di tassazione in assenza di reddito
    (Irap, IMU, bollo auto, donazioni e successioni)
  • Pagamento immediato di tutti i debiti della Pubblica amministrazione nei
    confronti di cittadini e imprese anche con lo strumento innovativo dei Titoli
    di Stato di piccolo taglio
  • Con le risorse liberate dalla Flat tax, stimolo agli investimenti pubblici e
    privati
  • Facilitazione dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese
  • Modifica dello split payment rendendo neutra l’applicazione dell’IVA su
    tutta la filiera di produzione
  • Profonda revisione del Codice degli appalti per rilanciare gli investimenti e
    l’occupazione

 

2) MENO STATO INVADENTE, PIÙ STATO EFFICIENTE, PIÙ SOCIETÀ

  • Riorganizzazione della macchina dello Stato secondo il principio della
    pari dignità fra la Pubblica amministrazione e il cittadino
  • Taglio visibile agli sprechi mediante l’effettiva introduzione del
    principio dei fabbisogni e dei costi standard
  • Autocertificazione preventiva delle iniziative in ambito privato, ora
    sottoposte ad autorizzazione con verifica ispettiva al termine delle
    opere
  • Chiusura effettiva di Equitalia con libertà per gli Enti locali di decidere
    i metodi di riscossione
  • Abolizione del limite all’uso del contante
  • Piano per il Sud: sviluppo infrastrutturale e industriale del
    Mezzogiorno, uso più efficiente dei fondi europei con l’obiettivo di
    azzerare il gap infrastrutturale e di crescita con il resto del Paese
  • Piano straordinario per le zone terremotate

 

3) MENO VINCOLI DALL’EUROPA

  • No alle politiche di austerità
  • No alle regolamentazioni eccessive che ostacolano lo sviluppo
  • Revisione dei trattati europei
  • Più politica, meno burocrazia in Europa
  • Riduzione del surplus dei versamenti annuali italiani al bilancio UE
  • Prevalenza della nostra Costituzione sul diritto comunitario, sul
    modello tedesco (recupero di sovranità)
  • Tutela in ogni sede degli interessi italiani a partire dalla sicurezza
    del risparmio e della tutela del Made in Italy, con particolare
    riguardo alle tipicità delle produzioni agricole e
    dell’agroalimentare

 

4) PIÙ AIUTO A CHI HA BISOGNO 

  • Azzeramento della povertà assoluta con un grande Piano di
    sostegno ai cittadini italiani in condizione di estrema indigenza,
    allo scopo di ridare loro dignità economica
  • Aumento delle pensioni minime e pensioni alle mamme
  • Estensione delle prestazioni sanitarie
  • Raddoppio dell’assegno minimo per le pensioni di invalidità e
    sostegno alla disabilità
  • Incentivi all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro
  • Azzeramento della legge Fornero e nuova riforma previdenziale
    economicamente e socialmente sostenibile
  • Codice delle norme a tutela dei diritti degli animali domestici e di
    affezione
  • Piano straordinario di riqualificazione delle periferie, restauro delle
    coste e dei siti di interesse monumentale anche attraverso la
    “sostituzione edilizia”

 

5) PIÙ SICUREZZA PER TUTTI 

  • Lotta al terrorismo
  • Ripresa del controllo dei confini
  • Blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e stipula di trattati e
    accordi con i Paesi di origine dei migranti economici
  • Piano Marshall per l’Africa
  • Rimpatrio di tutti i clandestini
  • Abolizione dell’anomalia solo italiana della concessione indiscriminata
    della sedicente protezione umanitaria mantenendo soltanto gli status di
    rifugiato e di eventuale protezione sussidiaria
  • Introduzione del principio che la difesa è sempre legittima
  • Adeguamento ai parametri medi occidentali degli stanziamenti per la
    Difesa
  • Carabinieri e poliziotti di quartiere e estensione dell’esperimento
    “strade sicure” con impiego delle Forze Armate per la sicurezza delle
    città
  • Tutela della dignità delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate con
    stipendi dignitosi, dotazioni adeguate di personale, mezzi e tecnologie
    adeguati al contrasto del crimine e del terrorismo
  • Inasprimento delle pene per violenza contro un pubblico ufficiale
  • Revisione della legge sulla tortura

 

6) PIÙ GARANZIE PER CIASCUNO

  • Riforma della giustizia per assicurare il diritto a un giusto processo
  • Separazione delle carriere della magistratura inquirente e
    giudicante
  • Nuova disciplina delle intercettazioni, della custodia preventiva,
    del diritto alla difesa
  • Tempi dei processi nella media UE, piano straordinario di
    smaltimento delle cause arretrate, risarcimento agli innocenti, non
    appellabilità delle sentenze di assoluzione
  • Potenziamento del ricorso a misure alternative al processo penale,
    sulla base delle esperienze positive della messa alla prova, in
    assenza di pericolosità sociale, anche in relazione alla finalità
    rieducativa della pena
  • No a sconti di pena per reati di particolare violenza e efferatezza
  • Accordi bilaterali per detenzione nei Paesi d’origine e nuovo Piano
    carcere

 

7) PIÙ SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA

  • La famiglia come primo e fondamentale nucleo della società
  • Piano straordinario per la natalità con asili nido gratuiti e
    consistenti assegni familiari più che proporzionali al numero dei
    figli
  • Quoziente familiare
  • Tutela del lavoro delle giovani madri
  • Difesa delle pari opportunità e tutela delle donne con
    riconoscimento pensionistico a favore delle madri
  • Obiettivo di piena occupazione per i giovani attraverso stage,
    lavoro e formazione

 

8) PIÙ QUALITÀ NELLA SCUOLA, NELL’UNIVERSITÀ E NELLA SANITÀ PUBBLICA

  • Più libertà di scelta per le famiglie nell’offerta educativa e sanitaria
  • Incentivazione della competizione pubblico-privato a parità di
    standard
  • Abolizione di anomalie e storture della legge impropriamente detta
    “Buona scuola”
  • Piano di edilizia scolastica
  • Centralità del rapporto docente-studente nel processo formativo
  • Centralità del rapporto medico-paziente nel circuito dell’assistenza
    sanitaria
  • Sostegno all’aggiornamento e meritocrazia
  • Azzeramento progressivo del precariato
  • Rilancio dell’Università italiana per farla tornare piattaforma
    primaria della formazione
  • Sostegno ed aiuto all’associazionismo sportivo quale strumento di
    crescita sociale

 

9) PIÙ AUTONOMIE TERRITORIALI

  • Elezione diretta del Presidente della Repubblica
  • Riduzione del numero di parlamentari
  • Introduzione del vincolo di mandato
  • Rafforzamento delle autonomie locali
  • Modello di federalismo responsabile che armonizzi la maggiore
    autonomia prevista dal titolo V della Costituzione e già richiesta da
    alcune regioni in attuazione dell’articolo 116, portando a
    conclusione le trattative attualmente aperte tra Stato e Regioni
  • Piano straordinario per l’adeguamento di Roma capitale agli
    standard delle principali capitali europee
  • Una politica più responsabile e rispettosa del mandato degli elettori

 

10) PIÙ AUTONOMIE TERRITORIALI, MIGLIORE GOVERNO CENTRALE

  • Elezione diretta del Presidente della Repubblica
  • Riduzione del numero di parlamentari
  • Introduzione del vincolo di mandato
  • Rafforzamento delle autonomie locali
  • Modello di federalismo responsabile che armonizzi la maggiore
    autonomia prevista dal titolo V della Costituzione e già richiesta da
    alcune regioni in attuazione dell’articolo 116, portando a
    conclusione le trattative attualmente aperte tra Stato e Regioni
  • Piano straordinario per l’adeguamento di Roma capitale agli
    standard delle principali capitali europee
  • Una politica più responsabile e rispettosa del mandato degli elettori

 

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