Mattino 5: la morte di Pamela è un colpo al cuore. Questa accoglienza indiscriminata non ha nulla a che vedere con il concetto di umanità
Ogni volta che si parla di Pamela, che si vedono scorrere le sue foto di diciottenne dal volto delicato, è un colpo al cuore. Come ripete la sua mamma, con rabbia impastata di dolore ma con tanta forza, anche noi pensiamo che i suoi problemi Pamela li avrebbe risolti. Che le mostruosità che sono state compiute non dovrebbero avere stato di cittadinanza nel nostro paese.
Non c’è nulla di normale in quello che è successo a Macerata. I presunti aguzzini di Pamela non avrebbero dovuto essere qui, non avendo titolo per stare in Italia.
Questa accoglienza indiscriminata a cui assistiamo da troppo tempo non ha nulla a che vedere con il concetto di umanità.
Cosa c’è di umano nel fare morire in mare migranti che pensano di trovare da noi ciò che non possiamo più garantire -assistenza, servizi- nemmeno ad una fascia sempre più ampia di cittadini italiani?
Cosa c’è di umano nel renderli vittime della criminalità organizzata, del business disgustoso delle accoglienze, mettendoli al centro di un grande palcoscenico di tensione sociale?
Il ministro Minniti ha dichiarato che è a rischio la tenuta democratica del Paese, ha chiamato la politica alla solidarietà nazionale evocando i tempi bui degli anni di Piombo. Questo ORA, dopo avere negato per anni che l’emergenza esistesse e dando a noi, che la denunciavamo, dei piromani allarmisti.
Qui si confondono le cause con gli effetti. Il problema della sicurezza è enorme e montante e non si può scindere dall’immigrazione.
L’immigrazione indiscriminata genera un drammatico buco nella sicurezza del nostro Paese: e questo governo dei proclami ha per troppo tempo dimenticato di difendere nelle strade e nelle case la sicurezza dei suoi cittadini. La ricetta del nostro governo di centro destra è l’unica efficace e praticabile: strade sicure e presidiate anche dall’esercito; bloccare immediatamente i flussi -accordi bilaterali e multilaterali con paesi di provenienza “modello Berlusconi”-; attuare respingimenti assistiti e rimpatriare, senza farsi inchiodare da una burocrazia inutile, chi non ha alcun diritto di stare in Italia.
Macerata è la tragica metafora di un sistema di gestione dell’immigrazione e della sicurezza che ha fallito sulla pelle dei cittadini, che continua protervamente a produrre errori ed orrori e che noi dobbiamo e vogliamo cambiare.