Governo: Genova, migranti, economia, scuola, Ilva. E’ tutto un caos
Su Genova Luigi Di Maio e Danilo Toninelli continuano nella loro becera propaganda tesa a inasprire gli animi e a scatenare odio, lasciando da soli nell’emergenza il presidente Giovanni Toti e il sindaco Bucci. Sui migranti sono palesi le diversità di opinioni tra Lega e MoVimento 5 Stelle mentre Conte incassa un altro insuccesso con il premier ceco sul dislocamento dei profughi.
Sull’economia il ministro Tria (menomale che esiste) è costretto a correggere le strampalate dichiarazioni di Di Maio sullo sforamento del 3% del rapporto deficit/pil per evitare il crollo stavolta non di un ponte ma della tenuta finanziaria dell’Italia. A dieci giorni dall’avvio dell’anno scolastico si profila un caos primordiale tra mancanza di presidi e insegnanti, edifici non a norma sismica e la circolare della neo ministra Grillo su vaccini e autocertificazioni che genera confusione e situazioni non gestibili.
Sull’Ilva, il solito Di Maio, dopo le inconcludenti sparate della settimana scorsa, tace mentre cresce la protesta di lavoratori e sindacati pronti allo sciopero di fronte a cotanto immobilismo. Sulla politica estera mezzo governo (Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Di Maio, Tria, Moavero) è all’opera senza un coordinamento e senza una linea politica comune esponendo il Paese a una perdita di credibilità. Purtroppo, l’inadeguatezza e l’inconcludenza di questo governo di dilettanti è davvero senza limiti.
Spero che presto Salvini e la Lega prendano atto che governare non significa parlare invano, ma cercare soluzioni. E che con i 5 Stelle è semplicemente impossibile farlo.