Incontro del Gruppo Forza Italia al Senato con il Telefono Rosa
L’ufficio di presidenza del Gruppo Senato Forza Italia, guidato dal capogruppo Anna Maria Bernini, ha incontrato la presidente del Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, accompagnata dalla vice presidente Paola Lattes, dalla responsabile delle relazioni esterne, Laura Vassalli Palma, dall’avvocato penalista Antonella Faieta e da Francesca Ciocchetti, delle relazioni istituzionali.
Nel corso dell’incontro, la presidente Moscatelli ha illustrato l’attività del Telefono rosa, nato nel 1988 per analizzare il problema della donna nella famiglia e per difendere “la parte più debole della società”, e cresciuto nel corso degli anni fino a diventare un punto di riferimento per il soccorso e il sostegno alle donne che subiscono violenza, anche con l’apertura di case rifugio dove le vittime potessero trovare ricovero e protezione. In quest’ottica, le rappresentanti dell’associazione si sono rivolte al gruppo di Forza Italia al Senato per evidenziare le forti criticità rappresentate dal disegno di legge Pillon, provvedimento che a parere del Telefono rosa andrebbe ritirato, perché profondamente sbagliato e pericoloso in quanto rappresenta un enorme arretramento culturale e giuridico. In particolare è stato posto l’accento sull’istituto della mediazione familiare, che dovrebbe essere radicalmente esclusa nei casi di violenza domestica.
Oltre alle questioni legate al dl Pillon, l’associazione ha chiesto tra le altre cose interventi a tutela dei minori che assistono ad episodi di violenza familiare, sottolineando inoltre l’esigenza dell’istituzione del gratuito patrocinio in favore di quelle associazioni che si costituiscono parte civile in tutti processi che attengono ai vari fenomeni di violenza domestica. Dal canto suo, il presidente Bernini e l’intero ufficio di presidenza del gruppo di Forza Italia al Senato, hanno assicurato pieno e totale sostegno a tutte le attività del Telefono rosa.
“Già oggi – ha annunciato il capogruppo Bernini – trasferiremo nelle commissioni parlamentari competenti e ai nostri senatori i frutti del nostro incontro per essere a fianco dei volontari del Telefono rosa e non lasciarli soli in queste battaglie drammaticamente attuali. Se il governo, con il codice rosso, e il parlamento, con le mozioni sulla violenza nei confronti delle donne e sul femminicidio, continuano a doversi occupare di questo problema così grave, vuol dire che la strada da percorrere è ancora lunga e realtà come il Telefono rosa devono essere sostenute senza se e senza ma”.