L’Istat comunica il crollo della produzione e Conte rimedia con il “reddito di cittadinanza”
Mentre l’Istat comunica il drammatico calo della produzione industriale (-2,6% a novembre), con un picco ancor più grave della produzione nel settore automobilistico (-19%), il presidente del Consiglio Giuseppe Conte afferma che il reddito di cittadinanza è ‘un volano per la produttività’. Non la diminuzione delle tasse per le imprese e i lavoratori, ma l’assistenzialismo, equivalente peraltro a una mancetta a pochi, è per il nostro premier “l’ideona” per risollevare le sorti di un’economia sull’orlo della recessione.
E quindi No alla Tav, no alle grandi opere, no agli investimenti. Quanto potrà reggere ancora il sistema economico con questo governo, a trazione grillina, di pericolosi incompetenti che negano l’evidenza? All’avvocato del popolo Conte l’ardua sentenza. Noi continueremo la nostra battaglia quotidiana in Parlamento e tra la gente per affermare il nostro programma: flat tax, diminuzione del cuneo fiscale sul lavoro, incentivi ai giovani che vogliono intraprendere, investimenti, opere pubbliche, manutenzione infrastrutturali, strade, ponti, scuole.
Non potrà esserci ripresa, sviluppo, lavoro senza rimettere in moto l’economia. Questi signori che si battono per le nazionalizzazioni, per un nuovo statalismo, per una formula Iri 4.0, stanno portando il Paese alla rovina: ci batteremo per impedirlo