In Emilia Romagna il PD apre ai grillini: che show!
Leggiamo ovunque di “porte aperte”, per non dire spalancate, del Pd regionale al Movimento 5 stelle, di convergenza sui temi, di programmi, di dialoghi, di patti di desistenza o di non belligeranza. Addirittura alla prossima Festa dell’Unità a Bologna si attendono con ansia i Ministri del nuovo Governo, con tanto di stand dedicati alle Ong. Per marcare – dicono dal partitone – la discontinuità con il precedente esecutivo. Insomma, la deriva è chiara.
Per i grillini Bibbiano è già acqua passata. Scene degne dei peggiori ribaltoni della storia della Repubblica. Ma questi giochini e queste alleanze, seppur tacite o velate, non serviranno. Gli emiliano romagnoli chiedono e invocano un cambiamento di rotta preciso, dopo decenni di governo monocolore. Lo invocano sulla sanità, sui servizi sociali, sulle politiche per la montagna, sul turismo, sulla libera iniziativa, sul rilancio delle imprese e delle nostre eccellenze.
L’esperienza del centrodestra unito, a livello regionale, si è dimostrata vincente ovunque. E lo sarà anche in Emilia Romagna. Non sarà facile, ma noi alle sfide non ci siamo mai sottratti. E, oggi più che mai, siamo pronti alla battaglia, in questa fase in cui il M5stelle ha mostrato il suo vero volto e la sua vera matrice ideologia: leghista a convenienza ma comunista nell’essenza.