Terremoto: Conte ascolti i sindaci
La nuova forte scossa che ha colpito stamani le zone terremotate del Centro Italia non ha fortunatamente provocato danni gravi, e le messe in sicurezza hanno retto, compresa quella alla Basilica di San Benedetto di Norcia.
Dopo oltre 110mila scosse in tre anni, la popolazione è emotivamente allo stremo e ha bisogno di risposte non più differibili dallo Stato, che invece resta purtroppo latitante. Dal 2016 sono stati nominati tre commissari e di ricostruzione non si vede ancora neanche l’ombra.
Nella recentissima visita fatta con la collega Gelmini abbiamo potuto apprezzare l’impegno ferreo e la dedizione dei sindaci per far fronte a un’emergenza che sembra infinita. Il premier incaricato Conte non può usare il terremoto come una passerella convocando solo i comitati: deve ascoltare i sindaci e le Regioni per approntare una disciplina quadro strutturale, secondo il modello Bertolaso, e uscire così dalla logica emergenziale.
La ricostruzione delle zone terremotate è una priorità nazionale, come ha giustamente ricordato a Conte il presidente Berlusconi, e non c’è più tempo da perdere alla vigilia di un nuovo durissimo generale inverno.