Coronavirus, governo non scarichi colpe su altri
Se le Regioni in materia di salute e tutela del cittadino si sono mosse in modo autonomo e scoordinato è perché il governo ha indugiato per settimane fra sottovalutazione, impreparazione e mancato ascolto degli allarmi. Il premier non può dunque pretendere da una parte unità nazionale e dall’altra arroccarsi scaricando su altri le proprie responsabilità: prima è stato definito untore chi invocava da subito misure più incisive, poi sciacallo chi ha rimarcato che i fatti purtroppo gli hanno dato ragione.
Invito dunque Conte a non scambiare la nostra responsabilità per cecità.
Il governo, ad esempio, ha bloccato le gite scolastiche e le manifestazioni sportive, ma non ha fornito indicazioni precise alle aziende, per cui nelle zone coinvolte dal Coronavirus alcune con dipendenti contagiati sono rimaste chiuse, altre hanno lavorato, altre hanno attivato la messa in malattia, tanto che i sindacati giustamente chiedono la predisposizione di linee comuni.
Spero ci sia consapevolezza che l’emergenza economica rischia di diventare più grave di quella sanitaria.