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Coronavirus: decreto necessario ma non sufficiente

Bernini

Coronavirus: decreto necessario ma non sufficiente

Il decreto economico è un passo necessario ma non sufficiente per affrontare la crisi.

Il governo non ha voluto rivedere costose misure-bandiera come Reddito di cittadinanza e Quota 100 che assorbono più di 12 miliardi nel 2020. A queste va aggiunta la spesa per l’accoglienza dei migranti: altri 3 miliardi e mezzo. Soprattutto il reddito di cittadinanza andava sospeso in un momento in cui le risorse servono non a sostenere i consumi, ma a rilanciare la produzione. Questo avrebbe consentito di liberare risorse preziose per il sostegno alle imprese.

È inoltre indispensabile prevedere da subito l’abrogazione di imposte come Plastic Tax e Sugar Tax, per le quali era già stato previsto un effetto depressivo sui settori coinvolti anche prima dell’emergenza Coronavirus.

Dopo le ultime manovre che hanno attinto ampiamente alla spesa in deficit, con le misure anti-Coronavirus è necessario non limitarci a uscire dall’emergenza, ma porre le basi per far ripartire le attività produttive. Nel momento in cui si aggrava ancora la spesa corrente, bisogna assolutamente liberare le imprese dall’oppressione burocratica, e non solo con provvedimenti in deroga.

È possibile muovere anche cento o più miliardi di euro. Bisogna semplificare la nascita di nuove attività e la ripartenza dei cantieri attraverso un maggiore utilizzo della potenza finanziaria di Cassa Depositi e Prestiti, dando più garanzie all’intero sistema bancario per accedere ai 3.000 miliardi di finanziamenti resi disponibili dalla BCE. Altrimenti si tampona l’emergenza ma non si rilancia l’economia.

Forza Italia è pronta a collaborare se c’è da parte di tutti la volontà di concorrere, pur nella rigorosa distinzione dei ruoli, al superamento di questa gravissima crisi sanitaria ed economica.