Cura Italia, lavoratori autonomi non sono cittadini di serie B
Le imprese sono già di fronte a una drammatica crisi di liquidità destinata a peggiorare nei prossimi mesi. Occorre quindi una sospensione dei termini fiscali e contributivi, e garantire che non debbano anticipare la cassa integrazione. Siamo ormai in un’economia di guerra, e ora più che mai lo Stato deve trattare tutti i cittadini allo stesso modo.
Il decreto Cura Italia invece considera i lavoratori autonomi come cittadini di serie B, e questo è inaccettabile. La cassa integrazione prevede un esborso dai 900 ai 1100 euro: ebbene, anche commercianti, artigiani e partite Iva hanno diritto alla stessa cifra, perché lo Stato deve assicurare a tutti i mezzi per sopravvivere all’emergenza.
Come si può pensare di sospendere le tasse per un solo mese e di far pagare gli arretrati a maggio? Per noi le tasse vanno sospese almeno per tutto il periodo di chiusura e poi rateizzate non in cinque mesi, ma per un periodo molto più lungo.
Altrimenti si rischia davvero la desertificazione del nostro sistema produttivo.