Il governo sospenda gli studi di settore
Alle partite Iva e ai commercianti, i più sacrificati dalle chiusure imposte dal governo, è stato promesso un sussidio una tantum di 600 euro che nessuno ha però ancora visto: non stanno incassando nulla, però devono fronteggiare spese fisse e accantonare risorse per pagare tasse prorogate solo di qualche settimana o addirittura confermate. Una situazione destinata ad aggravarsi nelle prossime settimane.
In attesa del decreto aprile, il governo dia almeno qualche segnale di speranza inserendo nel “Cura Italia” un congruo rinvio delle scadenze fiscali, previdenziali e delle utenze, ma anche la sospensione a tempo indeterminato degli studi di settore, un’arma fiscale che era già ingiustificata prima di questa emergenza, e che ora non ha veramente più senso.
Lo Stato non può accanirsi sulle categorie che in questo momento sono tra le meno garantite, rinvii gli studi di settore.