Coronavirus, sostegno alle imprese: le proposte di Forza Italia
Il sostegno alle imprese deve essere una priorità nazionale.
In questo momento di emergenza, nella maggioranza c’è una corsa a rivendicare la bontà del reddito di cittadinanza e ad allargarne la platea di beneficiari. La strategia italiana di sostegno all’occupazione è sempre passata per la cassa integrazione. Questo significa però sostegno al reddito e produzione ferma.
La priorità dovrebbe essere il salvataggio delle imprese, per scongiurare che la chiusura in atto diventi una condanna a morte. Pensiamo dunque ad azzerare la tassazione sui rendimenti dei prestiti alle imprese. Questo può essere fatto assicurando ai titolari forti deduzioni fiscali per i fondi che faranno affluire in azienda, considerandoli come donazioni.
Cerchiamo di prevedere, inoltre, meccanismi di deroga al diritto del lavoro almeno per i prossimi due anni. La politica dei sussidi a pioggia ora è inevitabile. Ma lo strumento principe per uscire da questa crisi senza precedenti è il sostegno al lavoro e alla produzione.
Bisogna aiutare l’Azienda Italia a crescere, non a decrescere.
Le proposte costruttive di Forza Italia
Noi di Forza Italia stiamo proponendo una serie di emendamenti costruttivi per il sostegno alle imprese, che costituiscono delle tracce di lavoro anche per i prossimi decreti. Stiamo conducendo un’ampia campagna di ascolto, coinvolgendo categorie economiche, forze sociali e anche semplici cittadini. Il nostro obiettivo è, prima di tutto, dare voce al Paese reale nella predisposizione degli emendamenti al decreto “Cura Italia”.
Una verifica capillare delle istanze di un popolo in difficoltà, che abbiamo tradotto in duecento emendamenti. Da parte nostra non c’è alcun intento ostruzionistico: siamo consapevoli del perimetro di spesa in cui si può muovere il Parlamento, limitato dallo scostamento di bilancio che abbiamo contribuito ad approvare. Nel confronto col governo sottolineeremo la particolare rilevanza di alcuni emendamenti.
Il rinvio delle scadenze dei pagamenti, come accennato, non modifica i saldi del decreto ma darebbe sollievo a tante famiglie e imprese, così come la garanzia che lo Stato deve dare alle banche affinché eroghino credito alle imprese per difendere il lavoro.
Vogliamo mettere a disposizione del governo le nostre proposte sia per il decreto attualmente all’esame del Senato, sia come traccia di lavoro per il decreto di aprile, sul quale auspichiamo un confronto non solo formale. Oltre a tutte le altre misure straordinarie che dovranno essere necessariamente prese nei prossimi giorni.
Siamo convinti che la strada indicata da Draghi sia l’unica percorribile per evitare una catastrofe mondiale, e oggi anche l’Ocse ha riconosciuto che senza una poderosa immissione di liquidità le conseguenze potrebbero essere devastanti.