La cassa integrazione in ritardo rischia di aggravare l’emergenza sociale
E’ gravissimo l’allarme lanciato oggi dai consulenti del lavoro, secondo cui sarà impossibile far arrivare entro il 15 aprile a milioni di italiani gli importi della cassa integrazione a causa delle procedure troppo complesse che il governo non ha voluto semplificare. I ritardi nell’erogazione dei pagamenti rischiano di aggravare un’emergenza sociale purtroppo già in atto. I 600 euro promessi per marzo a partite Iva e commercianti, per ammissione dello stesso premier, non arriveranno prima di fine aprile, e nemmeno un euro dei 25 miliardi previsti nel decreto “Cura Italia” verrà distribuito entro domani. Segnalo che in tutti gli altri Paesi europei gli aiuti sono già stati erogati. Se non taglia subito la burocrazia con l’accetta, accogliendo i nostri emendamenti, il governo sarà responsabile delle immaginabili conseguenze del ritardo della cassa integrazione.
Forza Italia ha proposto un pagamento di solidarietà diretto dalle banche garantito dallo Stato e pagato dall’Inps. Zero burocrazia non è una formula magica, è un imperativo.
Fare più debito per garantire a tutti un sussidio provvisorio in questa drammatica emergenza è sacrosanto, e Forza Italia è in campo con i suoi emendamenti per garantire a chiunque ne ha bisogno un sussidio di sopravvivenza, ma è ancora più cruciale che lo Stato offra sostegno straordinario alle imprese per tenerle in piedi e farle ripartire.
Il reddito universale proposto dal redivivo Grillo, invece, è una specie di oppio che aggraverebbe l’unico vero problema che abbiamo da anni: la creazione di posti di lavoro.