Il Dl Cura Italia va nella direzione sbagliata
Il Dl Cura Italia va nella direzione sbagliata. Noi abbiamo il dovere di andare nella direzione giusta.
Abbiamo chiesto a Conte di passarci la palla e avremmo collaborato. Ma abbiamo assistito a un gioco solitario del governo che ci ha fatti sedere in panchina rifiutando buona parte delle nostre proposte. Dico al presidente Conte che chi corre da solo forse ha la sensazione di andare più veloce ma chi corre insieme va più lontano.
Per aiutare il nostro Paese ci vuole il coraggio della verità. Lo dobbiamo alle persone che se ne sono andate nel dolore, nella solitudine. A tutte quelle persone che stanno lavorando con un coraggio straordinario per farci uscire il più velocemente possibile da questo incubo. Lo dobbiamo a chi sta a casa con sacrificio e maturità.
E invece gli italiani hanno un’unica certezza. Che tra due mesi pagheranno le tasse. Essere responsabili non è essere complici di soluzioni sbagliate in cui non crediamo. Gli italiani vanno lasciati in pace.
Fino ad ora solo stupendi annunci. Invece di fare i night live Conte doveva essere al Senato. Perché il governo ha messo la fiducia se noi non abbiamo fatto ostruzionismo? Abbiamo solo fatto responsabilmente le nostre proposte che però sono state respinte.
Le soluzioni di Forza Italia
La maggioranza non ha accettato i voucher in agricoltura, nel turismo, non ha voluto che i percettori del reddito di cittadinanza potessero lavorare per dare una mano nell’emergenza, ad esempio per la raccolta dei prodotti nei campi. Insiste a voler fare pagare l’Imu sugli immobili chiusi.
Non ha voluto introdurre la cedolare secca per gli immobili commerciali. Ha negato il fondo per il turismo che è il settore più colpito dall’emergenza. Altri Paesi lo stanno facendo. Inoltre, la scadenza delle tasse va rimandata.
Soltanto tanti annunci stupendi che tanto hanno convinto le persone che i soldi sarebbero arrivati. Alcuni sindaci ci hanno detto che il loro cittadini stanno mandando i loro codici Iban per avere un bonifico. Così non è possibile governare, producendo drammatiche aspettative nelle persone che stanno soffrendo per l’emergenza sanitaria ed economica.
Dico al governo: aiutateci ad aiutarvi, ascoltateci. Non chiudetevi nel vostro fortino come avete fatto finora. Ad esempio, fatelo per il prossimo decreto liquidità, nel quale non si capisce quante sono le risorse stanziate, quante arriveranno alle imprese quali sono i tassi di interesse per i prestiti. Quali le procedure di Sace e banche.
Io mi auguro che il sito Inps sia in salute per accogliere le richieste della gente che ha bisogno. Alle parole devono seguire immediatamente i fatti. Siamo al 9 aprile, ed ancora gli italiani, gli imprenditori, i cittadini non hanno ricevuto un euro. E gli aiuti, in un’emergenza simile, servono immediati, tempestivi. In altri Paesi europei sono riusciti a farlo e in modo semplice. Il governo invece non privilegia le soluzioni facili ma l’ufficio complicazioni affari semplici.
Infine, Il governo ci dica se il maxiemendamento è cambiato. Il testo passato in Commissione deve essere quello che viene approvato in Aula al Senato. Non possiamo continuare a perdere tempo dopo aver chiesto reiteratamente al governo di fare una programmazione. Il ministro D’Incà mi è testimone.
Sto chiedendo da giorni se il testo del maxiemendamento sostitutivo del Cura Italia sarà o meno cambiato. Sembra quasi evidente che lo sia. La presidente Casellati ci metta in condizione di poter fare i lavori d’aula, perché così non si può andare avanti.