No alla patrimoniale del Pd, sinistra impunita vuol punire il ceto medio
l Pd non cambia mai: non riuscendo a dare soluzioni strutturali ai problemi del Paese ripropone un vecchio cavallo di battaglia della sinistra, ossia il contributo di solidarietà, alias patrimoniale, con una soglia di reddito lordo che colpisce ancora una volta un ceto medio già impoverito da un decennio di congiuntura negativa ed inginocchiato dagli effetti drammatici della crisi sanitaria.
L’esperienza insegna che, ovunque applicata, la patrimoniale non ha mai funzionato, perché punisce indiscriminatamente proprio quell’Italia che lavora, produce e risparmia, da sempre diretta intestataria dei beni posseduti, mentre tiene esenti i grandi possessori di ricchezze, i cui patrimoni sono nascosti dietro fondi spesso delocalizzati e complesse e inarrivabili scatole cinesi. La proposta del Pd mira dunque a colpire i piccoli risparmiatori e i piccoli proprietari di immobili che in questi mesi non riscuotono neppure gli affitti, insomma i soliti noti che da sempre pagano le tasse. Sarebbe un’altra misura lacrime e sangue mascherata da solidarietà sociale, un vero e proprio esproprio, la mazzata finale per milioni di italiani a cui lo stato dovrebbe dare e non prendere. E su cui dovrebbe puntare per far ripartire il Paese.
Il #Pd non cambia mai: non riuscendo a dare soluzioni, ripropone un vecchio cavallo di battaglia della sinistra, la #patrimoniale.
Un #esproprio mascherato da solidarietà sociale, la mazzata finale per milioni di italiani a cui lo stato dovrebbe dare e non prendere.— Anna Maria Bernini (@BerniniAM) 10 aprile 2020