Ilaria Capua: “Certe ferite non si rimarginano…”
L’articolo di oggi del “Corriere della Sera” riporta la storia di Ilaria Capua, raccontandoci delle grandi sofferenze che ha subito a causa delle solite bufere giudiziarie e mediatiche che contraddistinguono la giustizia italiana. Di seguito ne riporto uno stralcio:
“Ilaria Capua, 54 anni, era già una delle scienziate più in vista nel nostro Paese, si era guadagnata il titolo di «mente rivoluzionaria», la prima ad avere isolato il virus H5N1 e nel 2006 a rendere pubblica la sequenza genica dell’aviaria. Nel 2013 entra anche alla Camera dei deputati, come esponente di Scelta civica, il partito di Mario Monti. Nel 2014 all’improvviso la bufera, giudiziaria e mediatica. Viene indagata per corruzione, abuso d’ufficio e traffico illecito di virus in un’inchiesta della procura di Roma in cui si sospetta un mercato illegale dietro i vaccini per la malattia della lingua blu e dell’influenza aviaria. Lei si batte per difendere la propria innocenza. Poi decide di lasciare il Parlamento e l’Italia, accentando una cattedra e la possibilità di continuare la ricerca Oltreoceano. Il 5 luglio del 2016 l’inchiesta, che nel frattempo è stata trasferita da Roma a Verona, si chiude: il giudice per l’udienza preliminare decide il pieno proscioglimento perché il fatto non sussiste di Capua e altri dodici indagati. Intervistata sul Corriere da Gian Antonio Stella commentò: «Mi sento sfregiata. Come se mi avessero buttato addosso l’acido. E certe ferite non se ne vanno…»”.