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Con le risorse Ue servono grandi riforme, il governo ci ascolti

Bernini: Mes

Con le risorse Ue servono grandi riforme, il governo ci ascolti

L’Unione europea oggi ha fornito indicazioni molto chiare sulle risorse. Per beneficiare del Next Generation Eu gli Stati membri devono presentare piani che delineano gli investimenti nazionali, oltre che precise agende di riforma, le cui linee essenziali devono essere presentate entro il 15 ottobre.

Ma il governo italiano è in confusione – basta scorrere le proposte assurde presentate dai ministeri – e soprattutto in ritardo.
Inoltre, pensare di risolvere tutto con le risorse europee è un’illusione che rischia di costare cara al Paese. Occorre un quadro di riforme profonde, e aspettiamo che Conte venga in Parlamento per prendere appunti sulle nostre priorità per favorire la crescita economica.
La prima sono gli investimenti nel settore pubblico, sbloccando i 70 miliardi di opere pubbliche già finanziati, avendo ben presente che in un’economia di mercato il motore della crescita sono gli investimenti privati, e pertanto bisogna eliminare la burocrazia e riformare la giustizia civile per tornare ad attrarre quelli dall’estero.

Partiamo da un grande piano infrastrutturale e da un piano casa, come quello realizzato dal governo Berlusconi. Ma il dubbio resta sempre lo stesso: il governo è troppo fragile e diviso per ascoltare i buoni consigli dell’opposizione.