Buone notizie dal Salento: si vede la luce in fondo al tunnel della Xylella
Buone notizie dal Salento, dopo anni di attesa e sofferenza sembra vedersi la luce in fondo al tunnel della Xylella.
Quest’anno a Casarano è tornata la raccolta delle olive: due anni fa, infatti, avevano impiantato nuovi ulivi per sostituire quelli distrutti dalla Xylella Fastidiosa.
Grazie alla Fs-17, una cultivar italiana meglio nota come Favolosa, gli agricoltori possono guardare al futuro con più speranza. Gli scienziati hanno dimostrato, infatti, che questa cultivar è resistente agli attacchi della Xylella fastidiosa. Ed è precoce rispetto alle altre, visto che già dopo due anni riesce a dare i suoi primi buoni frutti.
Scoperta una trentina di anni fa dal professor Giuseppe Fontanazza, all’epoca direttore dell’Isafom del Cnr di Perugia e brevettata dallo stesso Cnr, la Favolosa è stata “riscoperta” e valorizzata nel 2017, quando ricercatori del Cnr, dell’Università di Bari e del Centro ricerca Basile Caramia di Locorotondo hanno dimostrato la sua resistenza alla Xylella.
Una scoperta preziosissima, che ha ridato una speranza e un futuro a un territorio martoriato dal batterio degli ulivi.
“Quest’anno raccoglieremo, anche a causa delle avversità atmosferiche, il 10% scarso del potenziale produttivo della pianta,” ha spiegato a Michelangelo Borrillo del Corriere, Cosimo Primiceri, l’imprenditore agricolo di Casarano che per primo, nel Salento, ha creduto nella Favolosa. “Dopo soli due anni è già un gran risultato se pensiamo che per le nostre cultivar tradizionali distrutte dalla Xylella, come la cellina o l’ogliarola, sarebbero stati necessari 6-7 anni”.
Un’ottima notizia soprattutto tenuto conto dell’espansione della Xylella che in 7 anni ha percorso 150 km. Qualche mese fa è arrivata a Monopoli, con un ritmo che in 7 anni la porterebbe alla distruzione di tutti i preziosi uliveti della Puglia.
Grazie al lavoro degli scienziati, al coraggio degli imprenditori agricoli e alla perseveranza degli agricoltori la Puglia può tornare a sorridere. E può guardare con speranza al futuro del suo “oro liquido”.