Chiusure e tasse: il rischio è una nuova strage di imprese
Alla vigilia del nuovo Dpcm anti-Covid, ci sono due dati su cui il governo dovrebbe riflettere attentamente.
In primis, la stima del Consiglio dei commercialisti secondo cui la pressione fiscale reale ha ormai toccato il livello del 48,2%. In secondo luogo, l’allarme della Fipe sulla chiusura anticipata di bar e ristoranti, nell’illusione che i ragazzi vadano a letto a mezzanotte.
Si rischia così una nuova strage di esercizi pubblici e imprese, senza raggiungere l’obiettivo di contenere i contagi.
Mentre l’Agenzia delle Entrate è autorizzata a inviare milioni di cartelle esattoriali agli stessi esercenti: invece di sussidi, si recapitano balzelli, e questo è il colmo. Senza minimamente mettere in dubbio la necessità di misure sanitarie adeguate alla nuova fase pandemica, qualcosa insomma non torna.