Minorenni in carcere a Bologna: serve una riforma per dare risposta educativa
Due diciassettenni sono stati individuati quali responsabili delle violente rapine ai danni di un rider e di un ventenne, avvenute a Bologna la scorsa settimana.
Circostanze che ci dicono, una volta di più, che la nostra società sta vivendo una crisi sociale ed educativa probabilmente senza precedenti. Occorre farsi carico, urgentemente, del disagio e delle enormi problematiche legate al mondo dei giovani.
La custodia cautelare in carcere per i minori certamente non potrà rappresentare l’unica risposta per il recupero di giovanissimi che mettono in atto comportamenti devianti e di tale violenza, spesso anche in gruppo e riuniti nelle tristemente note “baby gang”.
Da sempre ribadiamo la necessità di una riforma che, anche con il coinvolgimento costante delle famiglie, obblighi i minori, con a carico denunce per tali reati, a lavori socialmente utili. Ovviamente quando possibile e quando la situazione lo consenta.
Una riforma che permetta di avviare rapidamente percorsi rieducativi seri, programmati e costanti. Non esiste solo l’emergenza sanitaria nel nostro Paese, per la quale si emanano DPMC a raffica.
Esiste anche un’emergenza sociale, che chiede risposte urgenti e immediate.