Ue penalizzata da ritardi su approvazione vaccini
Il governo ha confermato la volontà di partecipare al progetto europeo per il rafforzamento della produzione dei vaccini anti-Covid.
E’ un passo importante in prospettiva, come la disponibilità di molte nostre aziende ad avviare subito la fase dell’infialamento delle dosi. Ma c’è un problema comunitario che è già costato un grave ritardo competitivo all’Europa: i tempi burocratici troppo lunghi con cui l’Agenzia del farmaco approva i nuovi vaccini, col paradosso che per tutelare la sicurezza dei cittadini si penalizza la tempestività nella distribuzione.
Siccome l’Italia sta approntando una macchina molto più efficiente, e visto che il contrasto alla pandemia non si esaurirà in pochi mesi, occorre sollecitare a Bruxelles una modifica normativa per consentire all’Ema di approvare i vaccini secondo la procedura d’emergenza che ora è prevista solo a livello nazionale. Sarebbe una novità importante, utile anche a scoraggiare le spinte dei Paesi che stanno cercando strade autonome per l’approvvigionamento delle dos