Amazon ha appena annunciato decine di migliaia di licenziamenti negli Stati Uniti, in Italia e in Europa. La motivazione riguarda l’implementazione dell’Ia. Tutti i dettagli.
Non un calo delle vendite né una crisi del settore, bensì una strategia aziendale ben precisa. Ci sarebbe questo dietro l’annuncio di Amazon di un enorme taglio di personale, il più massiccio della propria storia sinora.

Il colosso statunitense dell’e-commerce sta portando avanti il licenziamento di 30mila lavoratori. Si tratta di circa il 10% del personale impiegatizio. I dipendenti che hanno ricevuto la lettera che comporta la fine del rapporto lavorativo sono quelli delle risorse umane, della gestione operativa, dei pagamenti digitali, del cloud computing (Amazon web services o Aws), Amazon games, logistica.
Il provvedimento non ha riguardato né corrieri né magazzinieri, ma solo ruoli gestionali, amministrativi e tecnici. L’azienda, tramite il Ceo Andy Jassy, ha fatto sapere che si tratta di una precisa scelta di Amazon. Una scelta che riflette una strategia di automazione che riguarda l’Intelligenza artificiale. Già a giugno 2025 c’erano state le prime avvisaglie, con una missiva interna dello stesso Jassy: “Avremo bisogno di meno persone per fare i lavori che oggi vengono svolti manualmente”.
Amazon, modelli di Ia al posto dei lavoratori
Parallelamente ai licenziamenti, Amazon sta potenziando i propri data center e le infrastrutture per il funzionamento dell’Ia, di competenza di Aws. In due anni sono stati spesi circa 180 miliardi di dollari. I tagli al personale, insomma, andrebbero a finanziare la rivoluzione interna dettata dall’Intelligenza artificiale. Software, algoritmi, modelli e strumenti di Ia andranno a sostituire negli uffici personale, analisti, tecnici e manager.
L’automatizzazione di determinati processi sarà mondiale e verrà effettuata non solo negli Stati Uniti, ma anche in Asia e in Europa. I licenziamenti stanno perciò interessando anche il vecchio continente. I Paesi più colpiti saranno la Germania, la Spagna, la Polonia, la Francia e l’Italia. Nel nostro Paese Amazon conta circa 19mila lavoratori. La maggior parte di essi si trovano nei centri logistici di Vercelli, Passo Corese e Castel San Giovanni.

Come già accennato, può, le riduzioni di personale dovrebbero riguardare il personale amministrativo e tecnologico, senza toccare i magazzini.
Tra il 2022 ed il 2023 il leader mondiale dell’e-commerce aveva già licenziato 27mila persone dopo aver triplicato il proprio personale negli anni della pandemia da Covid. Con la fine dell’emergenza la domanda è ovviamente calata. Stavolta il taglio non è stato causato da una riduzione delle vendite, ma ad una politica aziendale che guarda al futuro.





