È tempo di grandi novità per i dipendenti pubblici. Tra non molto arriveranno aumenti, incentivi ed arretrati: si sta sbloccando tutto dopo le trattative.
Per Ccnl si intende il Contratto collettivo nazionale di lavoro. Si tratta dell’accordo che norma diritti e doveri, stipendi e tutele dei dipendenti di un particolare settore privato o pubblico.
In questo caso le ultime novità riguardano il Ccnl delle Funzioni locali. Ovvero il contratto di lavoro di chi presta servizi presso gli Enti regionali, le Camere di commercio, le Città metropolitane, le Province ed i Comuni. Una svolta per oltre 340mila lavoratori del pubblico. Tra di essi una platea di categorie sono coinvolte: poliziotti municipali, impiegati amministrativi, operatori dei Servizi sociali, bibliotecari, dipendenti comunali e così via.
Ciò che è avvenuto è che le parti in causa hanno firmato una pre-intesa al nuovo Contratto. Parliamo di un accordo preliminare in vista della sigla definitiva che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, ma che ha già messo diversi paletti e si può desumere da esso ciò che conterrà il nuovo Ccnl. La pre-intesa è stata firmata dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni (Aran) e i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Gil Fpl e Csa.
L’accordo preliminare si è reso necessario in quanto deve passare al vaglio della Corte dei Conti e del Dipartimento della funzione pubblica prima dell’ufficializzazione. Dopo l’ultima firma il Ccnl sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, entrando perciò in vigore. Detto questo, cosa comporta il nuovo contratto? E sono previsti aumenti? Procediamo un passo alla volta.
Prima di tutto è bene sapere che il Ccnl delle Funzioni locali copre il periodo 2022-2024. Sono previsti aumenti pari a circa 140 euro lordi mensili, a seconda della categoria di appartenenza e dell’anzianità di servizio. Arriveranno anche gli arretrati in quando si tratta di un provvedimento retroattivo. Dunque il calcolo parte dal 1 gennaio 2022. Un’ottima notizia, considerando che in media sono attesi arretrati complessivi che possono arrivare anche a 3500 euro lordi.
Tra le principali novità dell’accordo c’è l’indennità per l’Elevata qualificazione (Eq). Sostanzialmente, nel Ccnl ci sono incentivi economici per i dipendenti che ricoprono ruolo di alta responsabilità, che coordinano progetti, che hanno competenze specifiche o strategiche per l’Ente per il quale lavorano. Nel Contratto sono poi inclusi incentivi per chi lavora per più Comuni, come nel caso degli Uffici unificati, e per chi è impegnato in attività di Protezione civile.
Confermato invece l’attuale ordinamento, ossia la struttura dei livelli dei dipendenti in categorie A, B, C e D. Le parti dovrebbero sottoscrivere il Ccnl entro la fine del 2025, a seguito dei passaggi tecnici che abbiamo citato. Immediatamente dopo la pubblicazione in Gu scatteranno adeguamenti, arretrati e nuovi incentivi.
Parallelamente è in fase di definizione anche il Ccnl Funzioni centrali, che riguarda invece i dipendenti dei ministeri, delle agenzie fiscali e di altri Enti centrali dello Stato. La Uil ha aggiunto la propria firma al contratto, mentre sono in corso i tavoli per gli integrativi, le indennità accessorie e gli aumenti. In questo caso gli aumenti sono compresi tra 130 e 170 euro lordi al mese.
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