Nuova truffa Agenzia Entrate, milioni di contribuenti nel mirino: cosa contiene davvero la falsa richiesta di tasse
La truffa Agenzia Entrate si sta diffondendo nuovamente e sta colpendo moltissimi cittadini italiani. L’Agenzia ha lanciato un avviso urgente per segnalare che stanno circolando email fraudolente che chiedono di pagare, entro poche ore, una presunta ritenuta alla fonte sui redditi esteri. I truffatori sfruttano infatti il tema della tassazione internazionale e del monitoraggio fiscale per spaventare le persone e convincerle a versare denaro immediatamente.
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Queste false comunicazioni arrivano via email e sono costruite con grande attenzione ai dettagli per sembrare autentiche: timbri, loghi, numeri di protocollo, firme del direttore dell’Agenzia delle Entrate e riferimenti a uffici territoriali realmente esistenti. Tutti elementi che potrebbero facilmente convincere un contribuente in buona fede della veridicità del messaggio.
L’oggetto della comunicazione ingannevole è solitamente “Modalità di attuazione delle disposizioni relative al monitoraggio fiscale”, accompagnato da un testo in cui si sostiene che il destinatario debba pagare una somma a titolo di ritenuta su redditi non dichiarati, provenienti da Paesi esteri. Il pagamento, ovviamente, deve avvenire il giorno stesso, così da impedire alla vittima di ragionare o chiedere informazioni.
Come riconoscere la nuova truffa Agenzia Entrate?
È fondamentale sapere che l’Agenzia delle Entrate non richiede mai pagamenti urgenti tramite email, né invia coordinate bancarie da utilizzare per bonifici diretti. Per non cadere nella truffa Agenzia Entrate, occorre fare attenzione ad alcuni chiari segnali di sospetto:
- Pressione psicologica con scadenza immediata
- Messaggi relativi a redditi o attività estere inesistenti
- Errori formali nel testo o nella grafica
- Link che rimandano a siti non istituzionali
- Allegati potenzialmente pericolosi
- Richieste di dati personali o bancari
Quando si riceve una comunicazione dubbia, mai rispondere né scaricare contenuti: è sempre preferibile effettuare controlli attraverso i canali ufficiali.
L’Agenzia delle Entrate ha infatti messo a disposizione dei contribuenti varie possibilità di verifica:
- Consultare la sezione “Focus sul phishing” sul sito istituzionale
- Usare esclusivamente i contatti riportati sul sito ufficiale dell’Agenzia delle entrate
- Rivolgersi al proprio ufficio territoriale di riferimento
