Un retroscena che nessuno si aspettava
C’era qualcosa di misterioso nei movimenti di Achille Lauro: non solo concerti, non solo look iconoclasti, ma un rincorrere silenzioso di… motori. Si vociferava che l’artista romano stesse girando con un veicolo “fuoriserie”, un dettaglio che ha suscitato curiosità e domande. Quale fosse davvero la carrozzeria che lo trasportava, in realtà, è qualcosa che pochi avevano immaginato.
Una sagoma scura che sbuca da via-laterali romane, un motore che romba nel traffico cittadino, tutto suggerisce che la sua presenza sia più di una comparsa: è un’affermazione. Ma di cosa, esattamente?
Il silenzio prima della rivelazione
C’è un comparto dell’universo privato di Achille Lauro che ha sempre funzionato in punta di piedi: la passione per le automobili. Non è un caso che, dietro i riflettori della musica e del costume, si nasconda un amore vero per il rombo dei motori, per la linea delle fiancate cromate, per quel senso di libertà che solo un’auto importante può dare.
Eppure, fino a un certo punto, tutto era avvolto da discrezione: sì, immagini fugaci sui social, post in cui si intravede una silhouette, un nome che spunta nei giornali… ma nessuna conferma piena, nessuna esplosione di trasparenza.
Quando la musica incontra l’asfalto
La doppia sorpresa nel garage
A metà percorso della storia — quando ormai le voci si erano fatte insistenti — arriva la conferma. Achille Lauro possiede un gioiello di Maranello, una vera icona tra le supercar: la Ferrari 488 GTB, motore V8 biturbo da 3,9 litri e circa 670 cavalli. È un’auto che corre da 0 a 100 km/h in circa 3 secondi, capace di sfrecciare a oltre 330 km/h.
Non è tutto: nella sua collezione figura anche una elegante e potente Maserati Levante Trofeo, sportiva-lussuosa, perfetta per gli spostamenti con stile.
Il significato di questa passione
La scelta non è casuale: per un artista che ama stupire, che costruisce scenografie sonore e visive, le auto diventano un’estensione del messaggio. Guidare una Ferrari significa dichiarare: «Sono dentro il gioco, sono potente, e sono libero». Possedere una Maserati significa: «Posso combinare pragmatismo e lusso, posso stare comodo ma senza perdere identità».
E qui si capisce che dietro lo sfarzo c’è un desiderio molto concreto: esprimere sé, non solo esibire sé.
Il perché di tanta spesa
Quando qualcuno vede Achille Lauro uscire dal parcheggio con fiancata lucente e abitacolo hi-tech, è facile pensare: “Quanto avrà speso per quella auto?”. E la risposta è: parecchio. Questo non solo in termini di denaro, ma soprattutto in termini di scelta di vita. Un’auto del genere non è solo un mezzo di trasporto: è un manifesto.
In un mondo in cui molti artisti guidano veicoli standard, lui ha scelto la differenza: lo stupore, il rombo, la silhouette che incrocia l’obiettivo fotografico.
Alla fine non si trattava solo di “qualche auto”, ma di una passione planetaria e ben documentata. Achille Lauro ha voluto prendersi uno spazio anche su quattro ruote, un angolo di “libertà motorizzata” che completa la sua identità artistica. Ora lo sappiamo: sì, l’auto con cui va in giro è davvero “da fuoriserie”. E la cosa non sorprende, perché tutto in lui è giocato sul confine tra musica, immagine e desiderio.
E tu, l’hai mai visto in città? L’importante però è non solo guardare le ruote: guardare l’intenzione.
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