Il passaggio di proprietà di un veicolo usato, benché sia una prassi comune, nasconde insidie troppo spesso sottovalutate.
Pericoli che vanno ben oltre il semplice accordo tra venditore e acquirente. Se non gestito con estrema precisione burocratica, questo atto può esporre l’acquirente a gravi rischi legali e finanziari.

Sono almeno quattro i rischi meno noti ma più importanti da considerare per un acquisto sicuro. Il rischio di richiamo della proprietà è uno dei più sconosciuti e insidiosi. Il passaggio di proprietà non è istantaneo, ma richiede la trascrizione definitiva presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Tra la firma dell’atto di vendita e la registrazione finale al PRA, esiste una finestra temporale. In questo breve periodo, il venditore ha la possibilità teorica di annullare la compravendita, riottenendo la disponibilità legale dell’auto.
Se il venditore agisce in malafede, l’acquirente rischia di perdere non solo il veicolo (che viene legalmente riassegnato al venditore), ma anche la somma di denaro versata. È imprescindibile che l’atto di vendita sia autenticato e registrato al PRA nel minor tempo possibile per chiudere questa finestra.
Passaggio di proprietà: può diventare una doppia beffa
Anche la burocrazia non perdona le imprecisioni. Il passaggio di proprietà richiede una compilazione meticolosa dei moduli (inclusa l’autentica di firma sul Certificato di Proprietà).

Piccoli errori come firme mancanti, dati anagrafici errati o incompleti sul modulo di vendita possono causare il rifiuto immediato della pratica da parte del PRA o della Motorizzazione Civile. Il rifiuto implica ritardi nella registrazione, con conseguenti sanzioni amministrative e un prolungamento del periodo in cui la proprietà non è formalmente trasferita, lasciando l’acquirente in una situazione di incertezza legale.
Acquistare un’auto usata non significa acquistare solo il veicolo, ma anche i suoi oneri pregressi. L’acquirente deve obbligatoriamente richiedere una visura al PRA prima di pagare. Senza visura, si rischia di acquistare un veicolo su cui grava un fermo amministrativo, un’ipoteca o un pignoramento (spesso derivante da debiti non pagati dal vecchio proprietario). In presenza di tali vincoli, l’acquirente non può circolare e rischia di vedersi sottrarre o bloccato il veicolo da parte degli ufficiali giudiziari, anche se lo ha pagato regolarmente.
La legge impone una scadenza precisa per il completamento del passaggio di proprietà. La trascrizione deve avvenire entro 60 giorni dall’autenticazione della firma sull’atto di vendita. Il mancato rispetto di questa tempistica espone a multe e sanzioni amministrative. Inoltre, finché la registrazione non è ultimata, la responsabilità legale (ad esempio, per multe stradali o tasse non pagate) può ricadere sul venditore o, in modo ambiguo, sull’acquirente.





