Se percepisci la pensione di reversibilità ma hai anche altri redditi devi sapere questo per evitare dei tagli: è veramente fondamentale.
Come ben sanno molti cittadini italiani, tra le varie prestazioni previdenziali c’è anche la pensione di reversibilità, erogata direttamente dall’INPS e che viene percepita da coniugi o familiari del defunto che avrebbe avuto diritto a questo tipo di prestazione qualora fosse rimasto in vita.
Tendenzialmente, quindi, l’assegno viene percepito dal vedovo o la vedova del pensionato o lavoratore defunto, o da un parente prossimo (magari convivente); detto che questo contributo non è vitalizio, bisogna stare attenti anche ad eventuali decurtazioni.
Questo perché l’erogazione della pensione di reversibilità è collegata al reddito del percettore: tutto quello che c’è da sapere per non avere tagli al proprio assegno pensionistico mensile.
Nel caso in cui il beneficiario della pensione di reversibilità abbia anche altri redditi, la normativa italiana prevede una decurtazione dell’assegno di partenza, che si basa su uno schema ben preciso dettato dalle fasce di reddito. Ad esempio, se si percepiscono redditi fino a un massimo di €23.579,22, la pensione di reversibilità non subisce nessuna decurtazione; al contrario, quando si supera la soglia e fino a €31.438,96, la cifra mensile viene diminuita del 25%.
Nella fascia tra €31.438,97 e €39.298,70 la decurtazione ammonta al 40%, mentre si arriva al 50% se i redditi superano la soglia di €39.298,70. I limiti si aggiornano continuamente di anno in anno in base al trattamento minimo INPS, mentre da normativa (stabilito anche dalla Corte Costituzionale con una sentenza nel 2022) la decurtazione non può superare il totale dei redditi personali del beneficiario.
Per non subire delle decurtazioni è dunque importante fare molta attenzione alle soglie di reddito, soprattutto nei casi in cui possiamo avere diritto a deduzioni e non solo per abbassarlo. Ad esempio, i contributi previdenziali versati sono deducibili, e quindi nel conteggio viene calcolato solamente il reddito al netto degli oneri deducibili; da ricordare, invece, che nel conteggio sono inclusi redditi esteri e redditi soggetti a tassazione separata, che potrebbero essere decisivi per passare da una fascia all’altra.
Chi riceve mensilmente la pensione di reversibilità deve tenere sotto controllo il suo reddito annuo e conoscere esattamente quali sono quelli che vengono conteggiati; pianificare la detrazione di redditi e contributi può aiutare nel gestire meglio le varie soglie, così come nel caso in cui ci si accorgesse di errori è bene chiedere un controllo aggiuntivo e ricalcoli.
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