Pensione più bassa per chi ha una seconda casa: ecco come un immobile in più può toglierti i soldi della vecchiaia
Possedere un immobile è da sempre sinonimo di sicurezza per le famiglie italiane. Il “mattone” rappresenta un investimento considerato solido, soprattutto in un Paese dove la casa è vista come un bene rifugio. Tuttavia, c’è un dettaglio che in pochi conoscono: avere più proprietà può causare una pensione più bassa per chi ha una seconda casa, incidendo negativamente sui trattamenti INPS.

Un paradosso che pesa particolarmente su chi vive con un reddito fisso e spera di integrare l’assegno mensile tramite un affitto. Negli ultimi mesi, la possibile tassazione al 26% sugli affitti con piattaforme come Airbnb o Booking ha acceso il dibattito politico.
Se già il carico fiscale rende l’investimento meno conveniente, a preoccupare è soprattutto l’effetto a catena sulle pensioni. Chi possiede immobili oltre alla prima casa rischia di subire riduzioni anche consistenti, senza esserne pienamente consapevole, perché il patrimonio immobiliare aumenta il reddito rilevante e può far superare le soglie che danno diritto a integrazioni, bonus o agevolazioni.
Quando una seconda casa fa diminuire la pensione?
La pensione più bassa per chi ha una seconda casa si verifica principalmente quando si percepisce reddito da locazione. I canoni di affitto, infatti, rientrano nei redditi valutati dall’INPS per calcolare la pensione di reversibilità. Se si superano determinate soglie, scattano automaticamente decurtazioni:

- oltre 3 volte il trattamento minimo INPS annuo → -25%
- oltre 4 volte → -40%
- oltre 5 volte → -50%
Quindi, ciò che si guadagna affittando un immobile può essere poi perso in parte (o quasi del tutto) con la riduzione della reversibilità. Ma non finisce qui: anche assegno sociale e integrazione al minimo sono prestazioni che tengono conto del patrimonio immobiliare. Anche un immobile non affittato può compromettere il diritto al sostegno, perché il valore catastale e il reddito presunto vengono conteggiati. Ecco cosa considerare per evitare sorprese:
- verificare in anticipo l’impatto sul proprio assegno INPS
- chiedere un calcolo a un patronato prima di affittare
- valutare eventuali soluzioni come usufrutto o donazione familiare
La pensione più bassa per chi ha una seconda casa è dunque un rischio concreto: un investimento pensato per garantire stabilità può trasformarsi in una penalizzazione inattesa. Sapere come funzionano le regole oggi è l’unico modo per difendere la propria pensione domani.





