Insonnia, sottovalutarla è un errore: ecco quando è necessario chiamare il medico e come risolvere

Molte persone soffrono di insonnia, ma è importante non sottovalutare la situazione, ci sono casi in cui è necessario parlare con il medico per provare a risolvere. 

Dormire piace praticamente a tutti, anche a chi fatica a stare fermo e a non fare niente, ben sapendo come questo possa consentire di ricaricare le pile, a maggior ragione se si è reduci da una giornata faticosa. Pur avendo l’intenzione di farlo, può capitare però di non riuscirci particolarmente se non del tutto, al punto tale da risvegliarsi la mattina con poche energie senza avere la possibilità di rimandare i propri impegni quotidiani.

Se la situazione diventa costante e dura per diversi giorni di fila possiamo incorrere nell’insonnia, una definizione di cui abbiamo certamente sentito parlare e che è indicato come un vero disturbo, che non dovremmo mai sottovalutare.

Non riuscire a riposare in maniera adeguata, infatti, non ci rende solo senza forze, ma può influire anche sul nostro umore e sul livello di concentrazione, ma anche sulla nostra salute a livello generale. Tutti i medici, infatti, sottolineano sempre che il primo passo per rafforzare il sistema immunitario e ridurre la possibilità di incorrere in una malattia è dato dal sonno, che dovrebbe essere almeno di 6-7 ore a notte. Proprio per questo è bene prendere in seria considerazione la cosa se non si notano cambiamenti in positivo.

L’insonnia è un problema serio: quando parlarne con il medico

È certamente impensabile reggere per giorni senza dormire o comunque dormendo poche ore a notte, gli effetti di questi si vedono praticamente subito e non permettono di svolgere al meglio tutto quello che dobbiamo fare nemmeno eventuali attività legate al divertimento.

Non si deve quindi avere timore di ammettere di soffrire di insonnia, termine che i medici associano alla difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentati e che è estremamente diffuso (il 50% della popolazione mondiale) ne avrebbe sofferto almeno una volta).

Riuscire a individuare le cause del problema non è comunque semplice, a volte infatti può essere addebitata a un effetto legato ad alcune condizioni, basti pensare all’assunzione di alcuni farmaci, che non andrebbero presi quando manca poco a coricarsi, ma anche solo a lle preoccupazioni, che ci portano a rimuginare continuamente su quello che non ci rende tranquilli e a girarci e rigirarsi nel letto.

I più giovani in genere tendono ad avere problemi ad addormentarsi, mentre gli adulti possono arrivare a svegliarsi già dopo due o tre ore da quando sono andati a letto, anche se in questo caso può essere un problema da ricondurre anche all’età, che porta naturalmente a ridurre le ore di sonno.

L’insonnia può portare però anche ad altri disturbi non sempre così lievi, quali ipertensione, disturbi gastrointesrtinali, problemi cardiaci e sindrome delle gambe senza riposo, giusto per citarne alcuni, così da rendere necessario iniziare un’ulteriore terapia anche per questo.

Cercare di capire se ci siano dei comportamenti sbagliati che possono influire è determinante, ma lo è altrettanto rivolgersi a uno specialista del sonno, che potrà richiedere una serie di esami specifici per comprendere meglio il quadro del paziente e individuare insieme possibili soluzioni.

Tra le opzioni più consigliate c’è la melatonina, rintracciabile in farmacia, da assumere poco prima di andare a dormire e in grado di facilitare l’addormentamento. Alcuni dottori consigliano invece le benzodiazepine, ma andrebbero assolutamente assunte su stretto controllo medico e solo per un periodo di tempo limitato, visto che possono dare dipendenza.

Se l’insonnia è però legata a una serie di situazioni che tengono impegnata la mente non può che essere utile iniziare un percorso presso uno psicologo, grazie a cui sarà possibile ritrovare la serenità.

In genere è comunque consigliabile rivolgersi al medico di base, e successivamente a uno specialista, quando i disturbi del sonno colpiscono almeno tre giorni a settimana e si protraggono per oltre un mese e quando si nota di non riuscire a essere efficienti come un tempo. A volte l’insonnia può essere legata ad altre malattie, per questo solo una serie di approfondimenti permetteranno di agire nel modo migliore.