Ora è possibile finalmente sconfiggere in maniera definitiva la paura del dentista, graziw a una novità che potrà impedire di sedersi su una poltrona così odiata.
Andare dal medico piace certamente a pochi, pur sapendo di doverlo fare in alcuni casi per necessità, per risolvere un problema che ci causa malessere o, meglio ancora, in ottica preventiva per individuarlo prima che diventi troppo grave. A livello generale è però soprattutto uno il dottore che piace meno in assoluto, grandi e piccoli, il dentista, spesso infatti di avverte una sensazione di terrore puro anche solo quando si varca la porta dello studio e si avverte il rumore del trapano.
La paura può spingere a rimandare una visita, anche solo di controllo, ma prima o poi arriva il momento in cui questo non è più possibile se ci si rende conto che il dolore al dente diventa fortissimo al punto tale da togliere il sonno. Una carie, specie se profonda, può essere davvero debilitante, per questo si prende coraggio (anche se mai del tutto) e si prende appuntamento per potersi sottoporre a un trattamento che non è del tutto piacevole. Fortunatamente non è detto che questo sia sempre indispensabile, siamo infatti vicini a una svolta che fino a qualche tempo fa sembrava impensabile.
In genere quando ci ritroviamo a non dover andare dal dentista lo facciamo come frutto di una scelta consapevole, magari perché travolti dalla paura o semplicemente perché a spesa che ci viene richiesta ci è difficile da sostenere. In realtà, ora potremmo evitarlo per un motivo del tutto diverso grazie a un’innovazione che potrebbe diffondersi presto e che non può che garantirci un ottimo beneficio.
Si può infatti lavorare in ottica preventiva evitando che la carie si formi, così da non rendere indispensabile sedersi sull’odiata poltrona e sottoporsi all’otturazione. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Nottingham ritiene che questo possa essere possibile favorendo la crescita dello smalto dentale, convinti che questa possa essere una soluzione all’avanguardia per il futuro. Il risultato del loro lavoro, che dovrebbe essere presto messo alla prova grazie ad alcuni volontari, è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications, a conferma di come sia ritenuto attendibile.
Il ruolo dello smalto può essere infatti cruciale. questo è infatti una protezione per il dente, il primo a essere intaccato dai batteri, per poi arrivare alla formazione della carne vera e propria, se noi lo rendiamo più forte il rischio di incorrere in un buco può essere ridotto. Riuscire a rigenerare lo smalto in via naturale non è possibile, si sta quindi lavorando alla creazione di un gel, contenente una proteina modificata che mima l’azione dell’amelogenina, una molecola che svolge un ruolo fondamentale nella formazione dello strato di smalto sui denti durante l’infanzia.
Le prime prove sono state eseguite mettendo i denti umani in una soluzione con calcio e fosfato, di cui è composto lo smalto, si è notato come questo sia stato decisivo per favorire la crescita dello smalto aggiuntivo, al di là di quanto questo fosse consumato. Il segno evidente quindi di come la scoperta fosse corretta.
Non si ha quindi intenzione di perdere tempo, già nella prima metà del 2026 dovrebbe partire la sperimentazione clinica, passo necessario per dare il via libera a questa novità così interessante. Superato questo passo, anche la vita di tutti noi potrebbe drasticamente cambiare.
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