La Norvegia ha dei fiordi bellissimi ma anche l’Italia ne vanta qualcuno, uno in particolare di una spettacolarità unica.
Il fiordo è un braccio di mare che si insinua all’interno della costa per diversi chilometri. Combina l’elemento marino con maestose pareti rocciose che in Norvegia sono ricoperte di foreste. Questa nazione è conosciuta in tutto il mondo per la bellezza dei suoi fiordi ma anche in Italia li abbiamo.
In Norvegia ci sono oltre mille fiordi, dieci dei quali percorribili da navi da crociera. Sono stati creati dall’erosione glaciale al di sotto del livello del mare, una vera meraviglia della natura che in Norvegia esplode in tutta la sua maestosità. Ma le insenature esistono anche in altre parti del mondo. Molti esperti non li definiscono proprio fiordi ma sono formazioni del tutto simili. Si trovano in Islanda, in Groenlandia, in Irlanda e incredibilmente anche in Italia.
Tra i panorami italiani più curiosi ce n’è uno che ricorda i fiordi norvegesi ed è creato da una diga, la diga di Ridracoli in Romagna. Forma un lago artificiale capace di contenere 33 mila litri di acqua circondato da una ricca vegetazione. Questo paesaggio lungo e stretto che scivola nel bosco per 5 chilometri ricorda un fiordo ma c’è un altro “esemplare” migliore di fiordo in Italia.
In costiera Amalfitana il fiordo delle meraviglie
Un’insenatura nella roccia che forma una deliziosa spiaggia, questo è il fiordo tutto italiano chiamato Fiordo di Furore, una vera meraviglia sulla costa di Amalfi. Furore è il nome del paese vicino legato al rumore fortissimo delle onde che si infrangono sulla scogliera. Il fiordo è stato scavato dal torrente Schiato – ecco perché molti esperti non riconoscono nell’insenatura un vero fiordo – ma l’effetto finale e le conformazioni rocciose danno vita ad uno spettacolo della natura che fa meritare l’appellativo “fiordo”.
Oltre al mare e alle rocce c’è anche un piccolo villaggio di pescatori nell’insenatura, con casette tipiche che creano un’atmosfera unica. Qui ci hanno abitato anche Anna Magnani e Roberto Rossellini. Non solo casette, ci sono pure dei mulini molto caratteristici, risalgono al XVII secolo e sono tutti alimentati dal flusso di acqua.
Alzando lo sguardo, poi, si noterà sopra al fiordo il ponte che collega i paesini della Costiera Amalfitana. Da quel ponte si svolgono incredibili gare di tuffi. In conclusione, il fiordo di Furore presenta le profonde insenature e le rocce a strapiombo tipiche dei paesaggi del Nord Europa ma anche odori e atmosfere mediterranee.
