Bonus Salute, sono tanti ma vanno richiesti singolarmente: migliaia di euro ma occorrono molteplici domande

Nel 2025, il sistema di welfare italiano offre una gamma di Bonus Salute e agevolazioni fiscali che spesso rimangono poco noti.

Essi non si limitano alle grandi manovre, ma includono supporti mirati che possono alleggerire significativamente il bilancio familiare, specialmente per chi ha esigenze specifiche di salute, psicologiche o legate agli animali domestici.

dottoressa con paziente e scritta bonus
Bonus Salute, sono tanti ma vanno richiesti singolarmente: migliaia di euro ma occorrono molteplici domande – annamariabernini.it

Riconoscere e richiedere questi benefici è importante per massimizzare il risparmio. Bonus e contributi diretti alla salute sono erogazioni dirette legate a specifiche condizioni economiche o sanitarie come per il bonus psicologico, un’agevolazione particolarmente importante per il sostegno al benessere mentale. Offre fino a 1.500 euro per coprire le spese di sedute di supporto psicologico con professionisti abilitati. Il beneficio è destinato a chi ha un ISEE inferiore a 50.000 euro e può finanziare fino a circa 30 sedute, rendendo accessibile un supporto essenziale.

Bonus latte artificiale: un contributo annuale, spesso di circa 400 euro, riservato alle famiglie con neonati che necessitano di alimenti specifici (latte artificiale) a causa di condizioni mediche certificate (ad esempio, l’impossibilità di allattare per la madre o specifiche allergie del bambino).

Tutti i bonus per le famiglie ancora in essere

Rientrano nelle agevolazioni le esenzioni dal pagamento del ticket per visite, esami e prestazioni di pronto soccorso, anche se non sono universali.

palloncino rosa in cielo con la scritta bonus
Tutti i bonus per le famiglie ancora in essere – annamariabernini.it

Sono estese a diverse fasce di popolazione, tra cui persone con reddito basso, disabili, malati cronici (come i celiaci) e altre categorie svantaggiate. È fondamentale verificare le normative regionali, che a volte ampliano l’ambito di applicazione rispetto alle regole nazionali. Oltre ai contributi diretti, esistono detrazioni fiscali che i contribuenti dimenticano di sfruttare in fase di dichiarazione dei redditi. Per chi possiede animali domestici, ad esempio, è possibile detrarre il 19% delle spese veterinarie sostenute. La detrazione è applicabile fino a un tetto di spesa stabilito (che nel 2025 è confermato sui 550 euro), al netto di una franchigia. Questo bonus è un aiuto concreto per chi considera il proprio animale un membro della famiglia.

Tutte le spese mediche, le prestazioni specialistiche e l’acquisto di dispositivi sanitari e farmaci sono detraibili al 19% dall’imposta lorda. Queste includono spese per terapie avanzate e trattamenti innovativi come la procreazione assistita o terapie genetiche. Non ci sono limiti di reddito per accedere a questa detrazione, a patto che la parte eccedente un importo minimo (la franchigia) sia coperta. Per accedere a questi supporti è indispensabile controllare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, il primo passo per i bonus legati al reddito (come il Bonus Psicologo).

È tassativo conservare fatture, scontrini “parlanti” e documentazione sanitaria completa per poter richiedere le detrazioni in sede di dichiarazione dei redditi. Questi bonus, nonostante siano poco pubblicizzati, rappresentano una rete di sicurezza che può fare una differenza significativa per la salute e il portafoglio delle famiglie.

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