Certificato di malattia a distanza, cosa cambia davvero per milioni di lavoratori: la nuova regola che rivoluziona il rapporto col medico di base
Il certificato di malattia a distanza diventerà presto una realtà per milioni di lavoratori italiani, grazie al nuovo decreto Semplificazioni. Dal 18 dicembre entrerà infatti in vigore la legge 182/2025, che introduce la possibilità per i medici di rilasciare la certificazione anche tramite televisita, senza obbligo di recarsi in ambulatorio e senza dover richiedere una visita domiciliare.

Una novità che si inserisce nel percorso di digitalizzazione della sanità, pensato per ridurre burocrazia, code e disagi per i pazienti con sintomi acuti o difficoltà negli spostamenti. La grande svolta riguarda l’articolo 58 del decreto, che equipara la televisita alla visita tradizionale. Questo significa che un lavoratore, collegandosi col proprio medico tramite strumenti di telemedicina, potrà ottenere un certificato di malattia a distanza del tutto valido per l’assenza dal lavoro.
La misura è stata accolta favorevolmente dalla Fimmg, che da anni segnala il peso eccessivo della burocrazia sugli ambulatori, soprattutto per pratiche ripetitive. Tuttavia, il cambiamento non sarà immediato. Sebbene la legge entri in vigore formalmente, occorrerà attendere l’accordo in Conferenza Stato-Regioni, che definirà i casi concreti in cui la televisita potrà essere utilizzata e le modalità operative per il rilascio del documento. Fino a quel momento, resteranno valide le norme attuali, che prevedono la verifica in presenza prima del rilascio del certificato e i consueti controlli contro eventuali abusi.
Cosa cambierà davvero con la certificazione digitale
Il certificato di malattia a distanza rappresenta una risposta concreta a un sistema in cui le richieste di certificazione aumentano costantemente. Nel primo semestre dell’anno, secondo l’Osservatorio Inps, sono stati emessi 16,5 milioni di certificati, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Parallelamente, le visite fiscali mostrano un leggero calo, rendendo ancora più importante garantire controlli affidabili anche in modalità digitale.

Ecco cosa ci si aspetta dal nuovo modello:
- riduzione delle attese negli ambulatori
- più tutele per chi ha sintomi acuti e non riesce a spostarsi
- maggiore utilizzo della telemedicina
- semplificazione delle procedure per lavoratori e medici
Una volta operativo, il certificato di malattia a distanza alleggerirà notevolmente il carico amministrativo degli studi medici, rendendo più efficiente l’intero sistema. Si tratta di un cambiamento destinato a incidere profondamente sulle abitudini dei cittadini e sul rapporto con il proprio medico di base. Il percorso non è ancora concluso, ma la direzione è chiara: una sanità più moderna, accessibile e capace di rispondere meglio ai bisogni quotidiani dei lavoratori.





