Sei convinto che per accedere alla pensione di vecchiaia siano necessari almeno 20 anni di contributi? Ebbene sbagli: c’è una Legge che pochi conoscono e che può salvarti. Con solo 15 anni di contribuzione puoi dire addio al lavoro.
Ad oggi, essendo ancora in vigore la Legge Fornero, per accedere alla pensione di vecchiaia occorre avere almeno 67 anni e non meno di 20 anni di contributi. Negli anni che ci attendono, come ormai tutti sappiamo, aumenterà leggermente il requisito anagrafico.

Non si sa cosa succederà sul fronte dei contributi ma, di sicuro, la soglia dei 20 anni non verrà abbassata. Per quanto 20 anni possano sembrare pochi, in realtà sono molte le persone che, per un motivo piuttosto che un altro non riescono a raggiungere tale soglia minima. Cosa bisogna fare in questi casi? Continuare a lavorare?
Ebbene no: c’è una Legge che pochi conoscono – antecedente alla legge Fornero ma tutt’oggi in vigore – che, in certi casi consente di avere l’assegno Inps anche con appena 15 anni di contributi. Conoscere questa Legge è fondamentale in quanto può fare una differenza enorme per tutti coloro che non arrivano neppure a 20 anni di lavoro.
Pensione con 15 anni di contributi: ecco come fare
Probabilmente non lo sai ma in Italia esiste una Legge che ti permette di accedere alla pensione anche se hai solo 15 anni di contributi anziché 20. Tuttavia, per poterla sfruttare, bisogna soddisfare dei requisiti ben precisi.

La Legge Fornero è entrata in vigore solo nel 2012 anche se, alla maggior parte di noi, sembra che esista da una vita. Ben prima di essa ci fu la Legge Amato, anzi: le tre Leggi Amato. Si tratta di 3 norme in vigore ancora oggi e che consentono a molte persone di poter ricevere il tanto sospirato assegno da parte dell’Inps anche se non raggiungono i 20 anni di contribuzione. Per sfruttare le Leggi Amato occorre aver raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia – dunque quest’anno 67 anni, nei prossimi anni 67 anni e qualche mese – e rientrare in uno dei seguenti casi:
- tutti i contributi sono stati versati entro il 31 dicembre 1992;
- l’Inps ha autorizzato il versamento dei contributi volontari entro il 31 dicembre del 1992 (non importa quando sono stati versati effettivamente, conta solo la data di autorizzazione dell’Inps);
- il primo contributo è stato versato almeno 25 anni prima rispetto alla richiesta di pensionamento e, per almeno 10 anni, il lavoro è stato svolto per meno di 52 settimane all’anno.
Se, quindi, si rientra in almeno uno di questi casi, arrivati a 67 anni si può accedere alla pensione di vecchiaia anche con solo 15 anni di contributi. Una soluzione pratica per tutte quelle persone che, per una ragione o per l’altra, hanno dovuto smettere di lavorare o hanno avuto carriere discontinue con vuoti contributivi. Se, invece, non si raggiungono nemmeno i 15 anni di contributi allora occorre attendere di aver compiuto almeno 71 anni: arrivati a quel punto basteranno anche solo 5 anni di contribuzione purché tutti versati dopo il 1995.





