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Riforma del Regolamento del Senato: una prova di maturità politica

Riforma del Regolamento del Senato: una prova di maturità politica

Finalmente una riforma del regolamento del Senato che, grazie a una mediazione di successo, ci ha permesso di combattere tutti insieme i trasformismi della politica.
Un accordo win-win per il Paese, che Forza Italia ha contribuito a portare a termine per efficientare, semplificare e rendere più trasparenti i lavori della Camera Alta. Con buone pratiche che saranno evidenti a tutti, soprattutto ai nostri rappresentati, a quegli elettori che giustamente ci chiedono chiarezza e risultati.

Come componente del comitato ristretto per la modifica del Regolamento, posso confermare che il nostro impegno è stato quello di raggiungere un obiettivo condiviso: trovare un accordo sulle criticità che in questi anni più hanno messo a repentaglio il rapporto di fiducia tra rappresentanti e rappresentati, tra elettori ed eletti.
La riforma ha interessato circa una sessantina di articoli.

Se solo pensiamo che negli ultimi cinque anni sono stati quasi 600 i cambi di casacca contati tra Camera e Senato, riuscire a superare questo fenomeno di trasformismo parlamentare -tema che è parte integrante del programma di FI- è un risultato che consentirà a tutti gli elettori di vedere tutelata la volontà politica espressa con il loro voto. Anche nel rispetto del ruolo parlamentare tra maggioranza e opposizione.

Così come essere riusciti ad ottenere uno snellimento ed una maggiore trasparenza dell’attività delle commissioni. Ed una razionalizzazione e velocizzazione del lavoro d’aula.

Il nostro risultato finale consentirà al prossimo Senato di superare le pratiche ostruzionistiche che hanno reso più difficile il nostro lavoro e certo non hanno giovato all’immagine dell’istituzione che tutti noi orgogliosamente rappresentiamo.