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Bene nuove sanzioni alla Russia, ma istituire fondo compensativo

Bernini: sanzioni Russia

Bene nuove sanzioni alla Russia, ma istituire fondo compensativo

Il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia è la risposta dell’Europa agli orrori e alle distruzioni in atto nelle città ucraine.

Il divieto di importazione del carbone taglierà un’altra importante fonte di entrate per Mosca, ed è allo studio anche il blocco dell’importazione di petrolio: un’escalation che ha l’obiettivo di mettere alle strette Putin e convincerlo a trattare una soluzione negoziata del conflitto.

L’inasprimento delle sanzioni è una mossa inevitabile, che avrà però pesanti ripercussioni soprattutto per l’Italia che importa dalla Russia l’80 per cento del carbone da vapore. Serve dunque che l’Ue approvi prima possibile un fondo compensativo per attenuare l’impatto delle sanzioni sui Paesi più scoperti sul fronte energetico e scongiurare drammatici effetti recessivi sulla nostra economia.

Allo stesso tempo il governo deve varare un piano di nuovi sostegni a famiglie e imprese attraverso uno scostamento di bilancio che è sempre più necessario e sempre meno rinviabile.