Battaglia del Consorzio Parmigiano: Italia e UE alzino la voce
La battaglia del Consorzio del Parmigiano Reggiano contro la multinazionale Kraft che intende registrare in Nuova Zelanda il “Parmesan Cheese” è assolutamente necessaria e doverosa per tutelare l’identità italiana e le eccellenze che ci rendono grandi nel mondo.
Così come è altrettanto indispensabile che lo Stato Italiano e l’Unione Europea alzino la voce di fronte alla prepotenza delle multinazionali che rischiano di mettere in crisi l’autentica e genuina essenza del made in Italy.
Il governo gialloverde, che solo a parole diceva di voler tutelare l’economia italiana dai colossi globali, non ha saputo minimamente cogliere la rilevanza del problema. È evidente a tutti che 1,5 milioni di euro annui per il contrasto all’ italian sounding, introdotti nell’impropriamente detto “decreto crescita”, non sono neanche lontanamente sufficienti per arginare un fenomeno che vale 90 miliardi di euro l’anno e che rischia di danneggiare l’immagine del nostro Paese.
Tanto più se si pensa che l’importo massimo annuale per soggetto beneficiario, a sostegno della tutela legale dei prodotti, è di appena 30mila euro: un importo che non consente nemmeno di coprire le spese iniziali di contenziosi molto complessi e che devono fare i conti con le legislazioni estere. A dimostrazione che il governo gialloverde non ha affatto compreso le reali necessità del Paese ed ha operato solo con la logica dell’accordicchio, del palliativo e del contentino. Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente Gruppo Forza Italia al Senato